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Chi di noi non ha mai acquistato, noleggiato o prenotato qualcosa online? Ad oggi è diventato sempre più facile ed intuitivo fare shopping di qualsiasi genere con un semplice “click”, ma non è sempre stato così; questa evoluzione non deve però sorprenderci, in quanto, la vendita e lo scambio di beni e servizi hanno sempre seguito di pari passo la storia dell’umanità, adattandosi a luoghi ed epoche differenti, e l’e-commerce non fa certo eccezione.
I fattori di successo di questo nuovo formato e canale distributivo si legano alle tecnologie sviluppate negli ultimi anni, che consentono in modo sempre più agile e sicuro di effettuare acquisti e vendite. Servizi digitali come quelli offerti da PayPal o Amazon hanno permesso anche alle persone più diffidenti di avvicinarsi a queste nuove modalità d’ acquisto, superando la curva di diffusione dell’innovazione fino ad allora ferma allo stadio degli “early adopter”.
Allo stato attuale le dimensioni dell’e-commerce (B2C) a livello mondiale secondo il report 2021 di Casaleggio Associati sono di 4280 miliardi di dollari per l’anno 2020, registrando una crescita globale influenzata dal contesto pandemico, con ulteriori stime di crescita anche per il 2021 e per gli anni successivi. In Italia il fenomeno e-commerce per le aziende ha un volume superiore ai 48 miliardi.
Le vendite, a livello nazionale così come nei Paesi esteri, trovano perciò nell’e-commerce un partner strategico che richiede la conoscenza del mercato commerciale e digitale, l’organizzazione di una e-commerce strategy orientata a risultati raggiungibili tramite investimenti congrui e professionalità idonee.
Al giorno d’oggi l’e-commerce deve il suo enorme successo sia fattori legati alla domanda che all’offerta.
Dal lato dell’offerta vediamo che la comunicazione online ed il canale e-commerce sono fattori essenziali per il contatto con il cliente finale e adottati da tutte le aziende, con ovvie differenze in base alle risorse disponibili alle varie finalità e strategie. Le strategie di crescita con l’e-commerce vedono infatti coesistere canali diretti, sviluppati in totale autonomia generalmente da aziende di dimensioni e struttura più consolidata, o da canali indiretti, associandosi con partner esterni per la gestione della piattaforma e-commerce e della rete distributiva.
Dal lato della domanda, con più di 4,6 miliardi di persone connesse ad internet, e sempre più a loro agio nell’utilizzare smartphone, pc e tablet.
Ma cosa acquista la maggior parte degli e-shoppers italiani? Dai dati di Casaleggio Associati relativi alla distribuzione del fatturato e-commerce nel 2020, possiamo notare che quasi la metà degli acquisti è inerente a beni e servizi per il “tempo libero”, seguito dalla categoria “centri commerciali” e “turismo”, in coda tutte le altre come “elettronica”, “alimentare”, “assicurazioni” e così via.
Tutti noi a partire dall’anno della pandemia Covid-19, abbiamo assistito ad uno stravolgimento delle nostre abitudini sociali e ne abbiamo subito le conseguenze sotto diversi punti di vista. Una di queste è sicuramente un’influenza in maniera sostanziosa su come approcciamo i social.
Più di 180 milioni di persone a livello globale hanno iniziato a utilizzare i social media tra luglio e settembre 2020 con la volontà e l’obiettivo di ricevere intrattenimento, informazione ma, soprattutto, per tenersi in contatto con le persone con le quali i contatti erano vietati, ma il modo di utilizzo dei social sta cambiando di pari passo con lo sviluppo tecnologico, convertendosi in luoghi nei quali reperire informazioni su brand e prodotti.
Di conseguenza, nei primi mesi del 2021 il numero di utenti social è ulteriormente aumentato del 13,2% rispetto all’anno precedente, e poco più del 28% degli utenti internet al mondo trova nuovi brand grazie all’advertising sui social media e il 24,4 lo fa mediante commenti e raccomandazioni sui canali social.
Se i dati, in Italia, continueranno ad aumentare in modo esponenziale come sta accadendo, non è difficile pensare di poter raggiungere il colosso cinese, dove un terzo degli utenti del Paese nel marzo 2020 ha acquistato tramite e-commerce live streaming legato a piattaforme di messaggistica in una modalità che porta l’utente che assiste al live stream alla pagina web del prodotto.
Parte fondamentale ed imprescindibile per una crescita dell’e-commerce odierno è un’accurata gestione dei brand sui social e del rapporto omnicanale che si crea con le persone interessate ed affezionate ai prodotti e servizi offerti. Le pagine social creano infatti un canale di comunicazione diretto e privilegiato, in grado di stimolare immediatamente il cliente al processo di acquisto con strategie di marketing come l’affiliazione a personaggi pubblici che presentano un grande riscontro nel segmento di clientela a cui è interessato il brand. Le aziende e gli operatori dell’e-commerce devono essere abili e in grado di convertire questo elevato utilizzo dei social in opportunità di business, trasformando l’interazione digitale di un like, in un’occasione di acquisto.
Come creare un e-commerce di successo?
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